Da sempre San Vito Chietino e la sua marina sono la destinazione delle mie vacanze, sia che mi trovassi a 10 km o a 8000 km di distanza, la Costa dei Trabocchi è sempre stata una delle mie mete fisse. Eppure in tre anni dalla nascita di Abruzzo.no, non ero riuscita a scriverne, per paura di tralasciare qualcosa, o di non rendere giustizia a questo piccolo angolo di Abruzzo, in costante evoluzione ma restando sempre sé stesso. Adesso ci provo, con la consapevolezza che questo articolo non potrà mai essere completo come vorrei…
Quando penso a San Vito Chietino
Se chiudo gli occhi, vedo il mare azzurro e profondo, dove si può notare e sentire il fresco anche quando fuori fa caldissimo. Sento le cicale, mentre riposo dopo un ottimo pranzo di pesce accompagnato da un buon vino locale. Vedo il cielo far posto alle stelle, mentre guardo il trabocco diventare una sagoma scura, e resto seduta sulla spiaggia per l’ultimo bagno. Sento il sapore di un ottimo gelato, scelto faticando tra le bontà che c’erano al bancone. Sento la voce della fornaia, che mi chiede come sto, come stanno i bambini, e se abbiamo bisogno di pizza per il mare domani… Potrei continuare, ma provo a mettere ordine.
Les incontournables, come dicono i francesi, ovvero cosa non perdere
Andando in ordine sparso, le cose da non perdere nel “paese delle ginestre”, come lo chiamava D’Annunzio, secondo me sono:
Il belvedere al paese e le scalette
San Vito Chietino, o il paese, come lo chiamiamo noi, è un borgo pittoresco che va visitato. Non ci vuole molto, basta qualche ora per girarlo con molta calma, ma la vista che offre è stupenda. Io consiglio di salire a piedi prendendo le scalette che partono da Via Cavour o da via Panoramica, fino a Corso Trento e Trieste (alla fine della scalinata trovate una provvidenziale fontanella), e che si arrampicano protette dagli alberi fino al paese.
Questo pezzetto di corso é tenuto con molta cura dagli abitanti, che lo hanno impreziosito di sedie colorate e piante. Percorrendo qualche metro si arriva al belvedere Marconi che offre una vista che non delude mai, abbracciando il mare, la Majella ed il Gran Sasso. Sul Corso c’è anche la piccola e semplice chiesetta di San Francesco, eretta per volere dei pescatori.
Consiglio di andare nel tardo pomeriggio, e di passeggiare poi tra i vicoli del borgo.
I trabocchi
Gabriele D’Annunzio descriveva così i trabocchi nel suo libro “Il trionfo della morte”:
“La macchina che pareva vivere d’armonia propria, avere un’aria ed un’effige di corpo animato. Il legno esposto per anni e anni al sole, alla pioggia, alla raffica, mostrava tutte le fibre, metteva fuori tutte le sue asprezze e tutti i suoi nocchi”.
Esistono diverse teorie sull’origine di queste affascinanti costruzioni, che danno il nome a tutta la costa, ed altrettante teorie sul nome. Ad esempio secondo taluni il nome richiama il trabocchetto che si tende al pesce, mentre alcuni lo legano ad un’altra tradizione del territorio, quella dell’olio e al trabiccolo, che nel frantoio era usato per la spremitura.
Il trabocco, era un tentativo dei contadini di conquistare l’acqua, prolungando la costa su di essa, per integrare il raccolto, e a San Vito ce ne sono ben sette.
A me piace guardarli, ma anche nuotarci attorno… Sono anche un ottima meta per piccole gite in kayak o per prendere un po’ d’ombra quando se si esce con un sup (per queste attività, ma non solo, consiglio Al Murè, gestito da giovani sanvitesi, con grande amore e rispetto per questi posti – e vi invito anche a scoprire l’origine del nome che hanno scelto!). Molti trabocchi oggi ospitano dei veri e propri ristoranti sull’acqua, non mi sbilancio su quale sia il migliore, ma consiglio di provarli (sempre meglio prenotare con largo anticipo).
La passeggiata sulla pista ciclabile, e le spiagge
La Via Verde dei Trabocchi é una pista ciclopedonale che, terminata, coprirà ben 130 km di costa abruzzese. Non mi dilungo troppo qui, dato che ne abbiamo già scritto nel nostro articolo La Pista Ciclopedonale Sulla Costa Dei Trabocchi: La Via Verde D’abruzzo, ma la stracosiglio, sia in bici che a piedi, sia all’alba che al tramonto, in inverno ed in estate! Tra l’altro, percorrerla è il modo migliore per scoprire le spiagge più belle (ma non ditelo in giro). Se non avete la bici consiglio GUDA, che organizza anche escursioni guidate, oppure di nuovo Al Murè.
L’eremo dannunziano
L’Eremo si trova in zona Portelle, lungo la statale 16 verso Fossacesia, su un promontorio affacciato sul mare, vicino al visitabile Trabocco Turchino.
Gabriele D’Annunzio trascorse in questa zona l’estate del 1889 insieme alla sua amante Barbara Leoni, trovandovi ispirazione e ambientandovi il Trionfo della Morte, che chiude la trilogia della rosa, dopo i romanzi Il Piacere e L’Innocente. Da questa casa D’Annunzio vide Luigi di Cintio, detto Turchino perché era “nero accom’è nu turche”, ed è lui, ad esempio, il pescatore del Trionfo della Morte, ed e’ sempre lui che ha dato il nome al trabocco ed alla spiaggia adiacente. Barbara Leoni, dopo essere stata sepolta al Verano di Roma, adesso riposa qui.
Lo struscio sul lungomare Gualdo e sul porto
La cosa che amo meno di San Vito sono i 4-5 palazzoni che in anni sciagurati, sono comparsi sul lungomare Gualdo. Ciò nonostante la camminata sul porto e i bimbi che giocano allegri nel tardo pomeriggio rendono questi 300 metri, piacevoli. Il lato sud del porto ha una spiaggia sabbiosa e con fondali bassi. Accanto si trova anche il piccolo Sito Archeologico di Murata Bassa, facilmente visitabile. L’area è pedonale e ci sono vari ristoranti e bar dove gustare l’ottimo cibo e vino locale.
Una delle cose che amo piu fare al San Vito, è scendere al mare nel tardo pomeriggio, quando l’aria rinfresca, il mare ad un certo punto diventa argenteo. Mi piace restare, leggere, sentire il fresco, e magari cenare lì, con una fetta di pane, olio e pomodoro.
Se invece ho fame, e voglio mangiare davvero bene allora…
Cosa e dove mangiare A San Vito Chietino
San Vito è diventata una piccola destinazione culinaria, famosa per i suoi numerosi ristorantini, specie di pesce. Ci sono anche diverse gastronomie che fanno asporto e che sono divenute piccole attrazioni. Per cui la scelta è davvero ampia ed adatta ad ogni portafoglio.
Da non perdere: brodetto alla sanvitese, frittura mista, le cozze ripiene, chitarrina di mare… ma anche le pallotte cace e ove, gli arrosticini, i dolci…
Oltre ai trabocchi, i miei favoriti assoluti sono:
Trattoria Adriatica
Io non parto mai da San Vito senza aver mangiato la chitarrina ai frutti di mare della Trattoria Adriatica, mai. Mentre sono lì, ovviamente ci escono una bella grigliata di pesce, una frittura, delle verdurine, un bel calice di bianco della casa, ben accompagnati dai sorrisi di chi lavora con passione in questo ristorante a gestione familiare.
Sottosale – Osteria di mare (e La Scialuppa)
Vista mare, consiglio se possibile di mangiare fuori. Gli antipasti caldi e freddi di SottoSale sono strepitosi e potendo mangerei quelli ad ogni portata. Invece poi abbino sempre un altro piatto, spesso un primo, senza mai pentirmene. Hanno anche una bella cantina di vini.
Se avete amato gli antipasti di Sotto Sale, provate anche quelli del ristorante La Scialuppa.
Granomare – pizzeria
Stanchi di mangiare pesce? Ma anche senza esserlo, la pizza di Granomare val la pena di essere assaggiata. Hanno anche una bella terrazza vista mare.
Macelleria Griglieria Mancini
Sempre discostandosi dal pesce, gli arrosticini o una buona grigliata ogni tanto ci stanno. E quale posto migliore di una macelleria? Su internet non ci sono, ma li trovate accanto alle gastronomie in via Via Frentana, precisamente al 25. Tavolini rustici fuori, si sceglie il pezzo di carne, o le salsicce, e queste arrivano dopo un sapiente passaggio sulla brace. Ovviamente non possono mancare gli arrosticini, e secondo me anche un pomodoro all’insalata irrorato di olio locale.
Panificio Francesco Pizze E Dolci
A me il mare mette fame, si era capito? E prima di andarci passo dal fornaio che fa la miglior pizza al taglio. Quella rossa ha la crosticina croccante, ed è una specie di madeleine di Proust, i bimbi amano quella con le patate. Lunga vita a questo forno, che è tra i locali storici di San Vito. Dove si trova? Accanto alla Copa De Dora (vedi sotto).
Gelateria Copa De Dora
La gelateria storica di San Vito. Quasi sempre piena, quasi sempre aperta, hanno un servizio velocissimo e dei gelati davvero cremosi e freschi (visto il traffico). La preferita di mio figlio, che in estate fa fuori un gelato al giorno. Io, col cono “piccolo” ci pranzo!
Spesso hanno anche la pizza dolce, uno dei più antichi dolci abruzzesi, un morbido Pan di Spagna con farciture varie e buonissime!
Pasticceria Rossana Iezzi
Rossana Iezzi aveva un piccolo forno pasticceria, molto tradizionale. Qualche anno fa ha cambiato locale ampliando, dimostrando tutta la sua potenzialità e bravura. Questo è il posto dove andare per la colazione, per l’aperitivo e per comprare i dolci da stuzzicare o da regalare. Qui andrebbero anche assaggiati i tipici dolcetti sanvitesi, ovvero i cellipieni (ve li lascio scoprire). Consiglio anche i mini babà al limoncello. Aggiungo che il laboratorio e’ sul posto, a vista.
***
Per come arrivare e dove dormire a San Vito Chietino, vi lascio ai consigli del Comune che ha anche realizzato questo bel video:
Come in tutti i nostri articoli, i consigli che diamo sono basati sulla nostra esperienza personale, sui nostri gusti e non sono mai sponsorizzati (la maggior parte delle volte i posti che consigliamo non ne sono nemmeno al corrente).
Buona permanenza a San Vito Chietino allora!
Venusia
Oslo/San Vito Chietino, Luglio 2022
Foto ©Venusia Vinciguerra (tutti i diritti sono riservati)
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