Per anni si è discusso il futuro della ferrovia affacciata sul mare, e da anni aspettavamo di poterla percorrere su due ruote, o a piedi, nella sua nuova veste: la via verde d’Abruzzo. Finalmente eccola: bella, unica, viva!
In questo articolo vi raccontiamo la nostra personale esperienza, coi capelli al vento lungo la pista ciclabile sulla costa dei trabocchi.
La Via Verde d’Abruzzo
La Via Verde è una via ciclopedonale che percorre uno dei tratti più suggestivi della costa adriatica: quello della Costa dei Trabocchi. Sono circa 42 chilometri attraverso 9 comuni, riserve naturali, e ben 16 trabocchi!
Il passo è quello lento, del gustarsi i profumi, i sapori ed i tramonti di questo angolo d’Abruzzo. Si percorre la pista, ci si ferma per un bagno nel mare turchese, per una chitarrina su un trabocco, per una frittura sulla spiaggia, per una sessione di yoga sotto gli alberi, per un detour verso un’abbazia, per una degustazione di vini…
La Via Verde è perlopiù pianeggiante, adatta a tutti, ed il tempo lo decidi tu, assieme al mare.
Da San Vito a Punta Aderci in bici (elettrica)
L’abbiamo vista nascere, allungarsi, riempirsi, finalmente è arrivato il momento di percorrere la via verde d’Abruzzo anche per noi!
Innanzitutto l’abbiamo assaporata a piedi, per andare in spiaggia, per sentire la brezza del mare al tramonto, per smaltire l’ennesimo ottimo gelato, o per raggiungere finalmente in bicicletta quel baretto nascosto e prendere un bell’aperitivo con vista sui trabocchi…
Giornata in bici elettrica
Il percorso che abbiamo provato va da San Vito Marina a Punta Aderci (Vasto), e qui descriviamo tutto quello che c’è da sapere!
Indecisi tra la bicicletta classica e quella a pedalata assistita abbiamo optato per quest’ultima perché avevamo voglia di provarne una, con l’idea, in futuro, di poter fare escursioni in collina a partire dalla Via Verde d’Abruzzo.
A San Vito ci sono numerosi posti che offrono bici, monopattini elettrici, risciò (che consigliamo se volete far divertire i vostri bambini!), per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alcuni offrono anche ottimi cestini pronti con tutto l’occorrente per fare un pic nic!
Noi abbiamo affittato la bici da GUDA e ci siamo trovati molto bene: le bici erano comode, e leggere anche senza assistenza di pedalata, inoltre erano tenute benissimo per cui sentivamo che non ci avrebbero dato noie lungo il percorso.
Siamo quindi partiti da San Vito Marina senza una meta precisa, ma con l’idea di goderci la giornata. Io sono partita senza cappello, e poi verso Casalbordino ne ho comprato uno. Quindi consiglio, a meno che abbiate voglia di far shopping, di portare un cappello, l’acqua e mettere la crema solare, specie se il giro lo fate e luglio come noi.
La parte che va da San Vito a Fossacesia Marina (nel video l’intero percorso) passando per il Turchino, Vallevo’ e Il Cavalluccio, è davvero suggestiva con passaggi in galleria per poi scorgere trabocchi e spiagge una volta difficilmente accessibili. Questo tratto è abbastanza selvaggio, allo stesso tempo ci sono diversi ristorantini tipici e cocktail bar. Il percorso è quasi tutto in discesa e, al nostro passaggio [Luglio 2021], non tutte le gallerie erano illuminate, per cui è meglio avere una bici con la luce, o qualcosa con cui segnalare il proprio passaggio.
Arrivati a Fossacesia si può deviare per passare lungo il tipico lungomare con stabilimenti, o continuare sulla ciclabile. Subito dopo Fossacesia si attraversa costeggia il litorale di Torino di Sangro, più’ “selvaggio” rispetto a Fossacesia fino al ponte sulla la Foce del Sangro, che a noi ha ricordato i delta visitati nei nostri viaggi africani. Noi a Torino di Sangro abbiamo fatto la nostra prima pausa, con una bella birretta vista mare.
Più o meno a questo punto a Luglio 2021 la pista era interrotta, per riprendere in località Morge, all’altezza de Lo Scoglione. La spiaggia a nord di questo punto, Il lido Punta Le Morge, se dovesse interessare, è una Spiaggia Naturista. Il pezzo sulla Statale è suggestivo, ma non è piacevolissimo in quanto il traffico è veloce e a volte passano mezzi pesanti. Tuttavia i lavori della pista cilcopedonale vanno spediti, per cui probabilmente questa interruzione a breve non sarà più necessaria. In caso contrario bisogna fare particolarmente attenzione e la sconsigliamo se avete dei bambini in bici.
Da qui La pista costeggia il litorale delle Morge ed i suoi piccoli stabilimenti balneari sulla spiaggia di sabbia, fino ad arrivare a Casalbordino (dove ho comprato il cappello che avrei dovuto procurarmi moto prima!).
Superato Casalbordino la pista diventa sterrata e, dopo una lieve salita, si entra in un bellissimo bosco facente parte della Riserva Naturale di Punta Aderci, e che porta fino alla famosa spiaggia.
Noi qui abbiamo parcheggiato le bici e siamo scesi in spiaggia.
Poi abbiamo fatto dietro front per tornare a San Vito, non prima di aver pranzato a Finis Terrae (sentendoci come in una puntata del Commissario Montalbano).
Volendo la pista ciclopedonale continua, passando per Vasto Marina e San Salvo Marina, dove (per ora) termina. Mentre a nord di San Vito si può andare, per ora, fino ad Ortona.
Con la bicicletta assistita, una pausa birretta, una breve pausa in spiaggia ed un pranzetto, abbiamo impiegato circa 5 ore per fare andata e ritorno.
Al ritorno, dopo il pranzo, siamo andati piuttosto spediti, e la pedalata assistita è venuta comoda dato che il percorso ha più tratti in lieve salita rispetto all’andata, e le gambe iniziavano a farsi sentire. Ma possiamo confermare che questo è un percorso accessibile a tutti.
Ricosegnate le bici abbiamo fatto un bel tuffo in acqua, ed eravamo pronti per un bell’aperitivo al tramonto (se siete a San Vito consigliamo quello di Rosanna Iezzi)!
Se vi piacciono i viaggi in bicicletta, vi consigliamo anche questo articolo: Cicloeremia, viaggio in bicicletta nell’Abruzzo di Ezio Colanzi.
Cosa fare in Abruzzo dopo aver percorso la ciclabile? Ecco alcuni consigli da parte di Venusia, e di Francesca.
Venusia
Oslo, Settembre 2021
Foto di ©Venusia
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