Dagli Stati Uniti Maria Pia sceglie di vivere a Fossacesia, in questo articolo condivide cosa le ha fatto amare così tanto questa cittadina.
C’è un luogo in Abruzzo che mi ha cambiato la vita dalla prima volta che l’ho visitato, più di 50 anni fa. Da quel momento, è nato in me il desiderio di Fossacesia, luogo in cui durante la giovinezza avrei passato quattro estati nell’arco di 12 anni. Estati che mi avrebbero rivelato il destino di una vita intera in quest’angolo di paradiso. Per questo mi fa piacere raccontarvi alcune delle cose che mi fanno dire: Fossacesia, “amore a prima vista”.
Sospesa tra cielo e terra
Fossacesia è una cittadina di poco più di 7000 abitanti nella provincia di Chieti, situata su una collina che si affaccia sulla Val di Sangro e l’Adriatico. Fossacesia Marina, una frazione importante di questa città che fa parte della famosa “Costa dei Trabocchi”, è situata sulle sponde del Golfo di Venere, appena a nord della foce del Fiume Sangro, ed è appena stata insignita della Bandiera Blu 2019 per il 18° anno consecutivo. Pertanto, si può dire che non sia più considerato solo un villaggio di pescatori dove poter godere una vacanza riposante, infatti i suoi 5 chilometri di costa circa, contano un crescente numero di beach club e discoteche trendy, ristoranti, impianti sportivi. Senza dimenticare i famosi trabocchi: le tradizionali macchine da pesca, sui quali si possono gustare le specialità marinare abruzzesi, “sospesi” tra mare e cielo.
La “Via Verde” ciclabile
Un volano per il turismo è la nuova pista ciclabile che sarà inaugurata quest’estate dalla Provincia di Chieti. La pista è stata costruita lungo il tracciato dell’ex linea ferroviaria. Alcuni anni fa, le stazioni ferroviarie di Fossacesia, San Vito e Torino di Sangro sono state spostate nell’entroterra a seguito dell’ampliamento dei binari che si era reso necessario. La decisione rattristò molti viaggiatori, che non avrebbero più potuto godere delle magnifiche vedute. Tuttavia ha aperto nuove possibilità grazie al progetto della pista ciclabile “Via Verde” che, una volta completata, sarà tra le più lunghe ciclabili d’Europa.
Abbazia di San Giovanni in Venere
Un altro luogo importante della costa di Fossacesia è l’Abbazia di San Giovanni in Venere, un monastero dell’11° secolo che si affaccia sulla Marina, il Golfo di Venere, e la vallata del fiume Sangro.
L’Abbazia sorge su un promontorio sul mare ed è perfettamente visibile dalla spiaggia, in particolare di notte, quando assomiglia ad un gioiello sospeso nel cielo.
Questa struttura monumentale è stata costruita sui resti di un tempio Romano dedicato a Venere Conciliatrice, cioè di Venere nel suo attributo meno conosciuto di mediatore dell’armonia familiare. Il tempio era meta dei pellegrinaggi di famiglie divise che pregavano per l’ ritrovare l’armonia, di giovani coppie di fidanzati o ancora di donne che bevevano l’acqua della sorgente come rituale per la fertilità.
Centinaia d’anni dopo, quando fu costruito il monastero cistercense, alcune di queste tradizioni furono mantenute ed adattate alla luce della Cristianità. Fino a pochi anni fa, molti giovani della zona si fidanzavano nell’ Abbazia il 23 giugno, la vigilia della festa di San Giovanni Battista, mentre i loro compari promettevano solennemente di vigilare sulla serenità della nuova coppia. Questo luogo sacro è stato anche una sosta lungo il cammino verso la Terra Santa per pellegrini e per i combattenti delle crociate. Una delle leggende che circondano questo luogo narra che il Santo Graal sia stato custodito qui.
L’abbazia ha un giardino/chiostro ben tenuto, circondato da portici con una serie di finestre sul lato nord, dove sono visibili i resti che confermano la posizione del tempio antico: le basi delle colonne monumentali. All’interno, la chiesa di stile romanico è molto semplice, quasi spoglia, ma nella cripta sotto l’altare principale, sono visibili alcuni bellissimi affreschi raffiguranti Gesù, san Giovanni, la Madonna e vari altri santi, oltre ad alcune colonne di epoca romana. La facciata è abbellita con alcune sculture narranti la storia di San Giovanni Battista, mentre l’abside vigila sul mare e verso sud, sulla pianura fertile della val di Sangro.
Verso l’interno della valle, si affaccia la Maiella maestosa, separata dall’abbazia da paesaggi mozzafiato ricoperti di mille colori: dallo smeraldo dei vigneti all’argento degli uliveti, dal marrone rossiccio dei campi appena arati al giallo oro del grano ondeggiante nel vento.
Una tavolozza naturale
Un belvedere situato sul dirupo affacciato a nord rivela il Golfo di Venere nella sua interezza, con tutte le sue tonalità del blu, dall’azzurro al turchese, a seconda del colore del cielo. Nelle giornate di bonaccia, l’acqua è così ferma e trasparente da assomigliare ad una piscina cerulea.
Il momento più bello per godere del belvedere è al crepuscolo, quando il cielo passa dal rosa al viola, i pescatori tornano con le loro imbarcazioni verso la riva e il giorno lentamente si spegne al suono di dolci onde che accarezzano il bagnasciuga.
Infine, una delle più belle attrazioni di Fossacesia è il Viale di San Giovanni, un chilometro e mezzo di strada alberata con cipressi e pini marittimi che collega il centro del paese all’Abbazia. È conosciuto anche come il viale degli innamorati (posso confermarlo), anche se negli ultimi anni, le radici dei pini che stanno rovinando la strada e i marciapiedi creano un crescente disagio. Si spera che il problema possa essere presto risolto. Ciclisti, corridori e…innamorati…consideratevi avvisati!
Si può dire che Fossacesia sia uno di quegli luoghi di cui ci si può innamorare al punto che ti infonde il desiderio di tornarci. Non si sa mai, il destino potrebbe anche farti uno scherzo come ha fatto con me!
Fossacesia è il punto di partenza della corsa verso Monte Amaro di Alex Tucci: qui trovi altre info sul progetto MareAmaro.
Fossacesia, Giugno 2019
Foto ©Maria Pia De Simone
Foto copertina ©Venusi
Maria Pia De Simone
Italo-americana-italiana, 37 anni fa ho sposato il mio primo amore, il ragazzo della porta accanto…dei miei nonni materni a Fossacesia. In Italia per la prima volta a 8 anni, poi a 13, 15 e 20 anni. Nel corso delle ultime 3 visite è sbocciato l’amore, ma l’idea di vivere in Italia non era niente di più di un sogno vago e romantico. Il “destino” ha aiutato, e ciò che sembrava impossibile si è avverato. Mi sono trasferita nel 1982, un anno dopo la laurea in lingue e non mi sono più guardata indietro. Ho lavorato all’Istituto Mario Negri Sud per 12 anni come insegnante d’inglese e come language editor degli articoli scientifici dei ricercatori. Ora curo curo le comunicazioni e le trattative contrattuali con i clienti Successivamente per una ditta locale che costruisce impianti per la produzione di batterie automobilistiche. Vivo a Fossacesia con mio marito Giovanni e i nostri due figli, Massimiliano e Lorenzo.
Proverbio: La pecura manzuete magne alla ciotola sé e a quelle dell’eddre. (la pecora tranquilla mangia alla ciotola sua e a quella degli altri)
Piatto: Li Bummalitt… lumachine di mare al sugo
Luogo: Viale di San Giovanni, luogo del primo bacio e Abbazia di San Giovanni in Venere, luogo del nostro matrimonio
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