Finalmente le Gole di Fara San Martino sono di nuovo aperte al pubblico e voglio cogliere questa occasione per raccontarvi qualcosa in più di questo luogo stupefacente.
Fara San Martino è un mondo
A Fara San Martino ci sono le gole, c’è la pasta (De Cecco, Del Verde, Cocco…), l’acqua, la montagna, il parco con la sua flora e la sua fauna, e le persone che vivono questo paese.
L’esplorazione di quest’angolo di Abruzzo inizia con la scoperta delle sue gole e dell’Abbazia di San Martino, una gita che è frutto della generosità di un caro amico che qualche tempo fa ha deciso di festeggiare il suo compleanno con una visita guidata di questi luoghi.
L’Abbazia di San Martino
Appena qualche centinaia di metri dal centro del paese e già si entra in questo mondo speciale, si arriva all’ingresso dell’area delle gole e subito si svela la bellezza incantata dell’Abbazia di San Martino. Riportata alla luce solo nel 2009, come ci racconta con grande entusiasmo Barbara Dalla Costa, la nostra guida d’eccezione, grazie ad un lungo lavoro di scavo archeologico. Proprio mentre siamo ad ammirare i resti, sono in piena attività gli operai che stanno montando le luci per illuminare l’Abbazia (parte del progetto del Giubileo della luce), sarà un vero spettacolo tornarci al tramonto.
Barbara ci racconta come i Faresi avessero sempre parlato della presenza di una fonte miracolosa nell’area delle gole, di frati e pellegrinaggi per ricevere delle grazie per innumerevoli motivi. E proprio dove sorge l’Abbazia è stata ritrovata una sorgente dove ancora oggi scorre acqua, e subito si è pensato che i vecchi racconti avessero un fondo di verità.
Le Gole di San Martino
Proseguendo il percorso si passa attraverso le gole, un vero e proprio canyon che si apre sulla valle e verso la montagna. Ci si può addentrare e iniziare a percorrere il sentiero che volendo ci porta fino al Monte Amaro. Ma già nel primo tratto lo sguardo cade sulla flora e la fauna che ci circondano, dai camosci che saltellano sulle rocce brulle al falco pellegrino di cui non si può far a meno di notare la presenza grazie al suo verso unico.
Continuando con la nostra osservazione, notiamo un grotta in altro sul picco frontale dove identifichiamo, grazie a Barbara, la grotta rifugio dell’unico pastore che ancora porta al pascolo le sue pecore e che fa la tradizionale transumanza.
Un set naturale
Un’ultima curiosità, le Gole e l’Abbazia di San Martino sono state il set della fiction “Il nome della rosa” tratta dal capolavoro di Umberto Eco, e Barbara, che ci ha accompagnato in questo tour, ha partecipato ai lavori e ci ha raccontato tante curiosità… ma non vi sveliamo troppo.
Ora, non resta che organizzarsi e partire alla scoperta di questa bellezza del nostro Abruzzo.
Chiara
Roma, Luglio 2020
Foto ©Chiara
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